Qual è il presupposto per una vita di successo? Successo significa tante cose: soddisfazione nei vari campi, realizzazione dei nostri obiettivi e dei nostri progetti, prosperità, amore e felicità. Insomma, il meglio che ognuno può desiderare.
Dall’esperienza clinica e dagli studi sul campo, sembra purtroppo che la maggior parte degli individui sia profondamente sfiduciata in merito alla possibilità di vivere una vita di successo, ancora di più a seguito degli ultimi eventi critici che hanno colpito il modo intero. Per la maggior parte degli individui, infatti, la vita è diventata una lotta per la sopravvivenza, una battaglia quotidiana per fronteggiare lo stress e le mille insidie dietro l’angolo. Difficile, quindi, in uno scenario di questo tipo immaginare una vita di successo. Sicuramente è il desiderio di tutti, ma sempre meno credibile, visto come stanno andando le cose. Su cosa focalizzare, quindi, il nostro intento, per non rischiare di essere sballottati da mille questioni? Su cosa investire per avere una vita di successo e non rischiare di restare intrappolati nella ruota del criceto?
Ebbene, c’è un presupposto imprescindibile, qualunque sia il senso che diamo al termine successo e soddisfazione: che sia il successo negli affari, il successo in famiglia, con i figli, con il partner, con noi stessi, la nostra salute, ecc. La base per qualunque successo nella vita è scritta nella nostra natura umana. La neurobiologia interpersonale e gli studi sulla comunicazione affettiva lo hanno ben illustrato negli ultimi anni: la base per una vita di successo si chiama senso di sicurezza.
Ma sicurezza non è intesa solo nei termini di sicurezza economica, sicurezza di un lavoro garantito, ecc. Certamente questi sono aspetti importanti. Senso di sicurezza, in neurobiologia, significa una condizione di fondo che ci pone in uno stato di apertura nei confronti degli altri, del mondo e della vita. L’aspetto economico è decisamente importante, ma non è l’unico e non garantisce di per sé il senso di sicurezza.
Il senso di sicurezza, in neurobiologia, rappresenta l’alternativa al senso di protezione, che ci pone, invece, in una condizione di fondo di paura, di difesa e di lotta. Senso di sicurezza e senso di protezione sono i due registri – le due modalità – con cui possiamo approcciare alla vita. E la qualità dell’esistenza, a seconda dell’approccio, è completamente diversa. Finché viviamo in difesa e in protezione, non c’è spazio per la crescita e per l’espansione, e non c’è spazio, quindi, per il successo.
La base per la crescita e per qualunque successo nella vita è scritta nella nostra natura umana che, come ho già ricordato più volte in altre sedi, è una natura mammifera, che vede nella sintonia con i propri simili la fonte primaria della sicurezza. In quanto mammiferi, quindi, viviamo nel senso di sicurezza fintanto che siamo in sintonia e in contatto con i nostri simili. Ecco, quindi, l’importanza delle relazioni, e l’importanza della qualità delle relazioni nella nostra vita, soprattutto quelle più vicine e significative.
Nel cosiddetto Triangolo del Benessere, infatti, che vede nella mente, nel cervello e nelle relazioni i tre fattori principali, ciò che succede nelle relazioni influenza la nostra esperienza soggettiva e lascia una traccia direttamente nel nostro cervello.
Quando perdiamo la sintonia e il contatto con gli altri, in quanto mammiferi entriamo in difensiva; quando, invece, viviamo un senso di connessione con i nostri simili, in quanto mammiferi ci sentiamo al sicuro, e il cervello entra nella modalità di accrescimento e sviluppo.
Qual è quindi il presupposto per una vita di successo? Il senso di sicurezza. E cosa genera maggiormente il senso di sicurezza? La sintonia, il contatto e la connessione con gli altri esseri umani significativi della nostra realtà. E questa risposta ci deriva direttamente dalla ricerca sul campo.
Da quando la psicologia e le neuroscienze hanno cominciato ad occuparsi, oltre che della patologia, anche del benessere e della felicità sono stati condotti innumerevoli studi sulle persone di successo, che hanno raggiunto traguardi di eccellenza, che stanno bene e che possono affermare di vivere una vita felice. Ebbene, i risultati confermano ciò che sappiamo già del nostro funzionamento neurobiologico: le persone di successo e felici vivono la vita prevalentemente con un senso di sicurezza, di fiducia e apertura. Affrontano le sfide e risolvono i problemi, ma non come se fossero in una battaglia continua. Sono motivate dalla crescita, dalla creatività e dal realizzare i loro sogni. E, normalmente, fanno affidamento ad una rete di relazioni significative nelle quali possono confidare; non sono soli e, soprattutto, non si sentono soli. Le ricerche hanno evidenziato chiaramente, quindi, che le persone felici e di successo curano, alla base di tutto, le loro relazioni e vivono in sintonia con la loro realtà.
D’altra parte, visto che la qualità delle relazioni condiziona la mente e, di conseguenza, il cervello, le stesse considerazioni si possono fare a proposito dello sviluppo psicoemotivo del bambino: i bambini che crescono all’interno di un ambiente positivo, che permette loro di costruire una base sicura di attaccamento, sono bambini che crescono aperti, sicuri e fiduciosi nei confronti di se stessi e della vita e che hanno maggiori probabilità di diventare adulti realizzati e felici.
La sintonia, il contatto e la connessione con gli altri sono, quindi, gli ingredienti per quel senso di sicurezza che è il fondamento per una vita di successo.
A qualcuno tutto questo può sembrare impossibile, soprattutto se le esperienze di vita lo hanno portato a vivere con un atteggiamento di protezione e di difesa. In effetti, non è sempre facile; ma, per fortuna, non impossibile: soprattutto adesso che sappiamo come creare, o ri-creare il senso di sicurezza all’interno delle relazioni significative e, nel complesso, all’interno della propria vita.